Stati Uniti d’America, 9 aprile 1865. Con la resa della Confederazione si conclude la Guerra di Secessione che ha irrimediabilmente diviso il Paese.
Un giovanissimo confederato, reduce dagli orrori di guerra, ben presto si accorgerà che della sua precedente vita non è rimasto nulla. Costretto ad abbandonare la natìa Virginia, apolide senza volto e dalle molteplici identità, il ragazzo andrà alla disperata ricerca di una giustificazione per il sacrificio compiuto sull’altare di un ideale spazzato via dalla modernità che avanza impietosa.
Raggiungerà il successo nel mondo del giornalismo, e la sua fama lo condurrà al cospetto del Generale Ulysses Grant. Nella tranquillità della sua residenza di campagna il vecchio generale, prossimo alla fine, gli rivela i particolari di un incontro segreto alla Casa Bianca con Robert Lee, suo leggendario avversario al comando delle truppe confederate.
Diviso tra l’obbligo della riservatezza che gli impone il silenzio e il desiderio di raccontarsi, il ribelle-idealista subirà una serie di vicissitudini che sconvolgeranno ulteriormente il suo destino.
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