IL CONFINE DELL’INGANNO. Sergej Bortkiewicz
Vienna, Novembre 1945. Il compositore e pianista russo Sergej Eduardovich Bortkiewicz scrive al suo medico personale ed amico Hans Ankwicz von Kleehoven dal bagno della propria casa, dov’è rinchiuso da mesi e mesi senza ne luce ne acqua. Tutt’intorno a lui c’è solo devastazione, miseria, violenza e morte. In una parola, è la Guerra, la più spaventosa mai vista da un essere umano: la Seconda Guerra Mondiale. Scritto dall’autore volutamente in prima persona, sulla base delle sue frammentarie memorie autobiografiche, Il Confine dell’Inganno è un avvincente racconto che intreccia musica e sofferenza, perseveranza e privazione. Il lettore si immedesimerà in quest’uomo e nella sua esperienza di vita e si accosterà così anche alla sua arte, al suo canto sofferto; si lascerà avvolgere dalla struggente bellezza della musica di Sergej Bortkiewicz, un mondo tutto da scoprire.
TEATROPERA. Esperimenti scenici
Attraverso questa raccolta di testi ci si propone di evidenziare la dimensione composita del teatro d’opera, tenendo conto della sua storia e dei suoi codici comunicativi, ma anche della necessità di avvicinare un pubblico nuovo, ormai parte di un lento ma costante mutamento socio-culturale. Il lavoro è incentrato sullo sviluppo della trama principale di un opera in trame parallele, congeniate sulla base di riferimenti storico-letterari. I testi di “TeatrOpera” si presentano come una sintesi delle arti che si genera attraverso la simbiosi tra l’opera lirica, testo in prosa, danza, musica e colore scenico: un tutto che si fa suono unico.
E NOSTRA GUIDA SIA LA STRAVAGANZA. Giuseppe Corsi da Celano
«E nostra guida sia la Stravaganza» è la citazione dell’ultimo verso del testo poetico della cantata di Giuseppe Corsi (1631/1632- post 1691) La Stravaganza. Il contenuto ben rispecchia la vita “movimentata” del musicista nato a Celano (nella Marsica) e studente a Roma presso i padri gesuiti. Accusato dall’Inquisizione per aver «deflorato» una zitella, venne torturato a Roma e recluso per alcuni anni su ordine di papa Innocenzo XI nella rocca dell’Albornoz di Narni.
ASPRA SOAVE Figure dell’anima qualità umane da Omero a Senca
SUITE PER ARCHI E VOTO DI SCAMBIO
Alla vigilia del ballottaggio, l'amministrazione uscente si interroga sul vertiginoso calo di consenso registrato al primo turno elettorale. Come ribaltare il verdetto delle urne? Dopo estenuanti trattative il Sindaco e gli Assessori giungono all'unica strategia possibile: i voti bisognerà comprarli. Ma non cercate un luogo o un tempo per inquadrare questa storia né giocate a riconoscere profili di uomini politici più o meno famosi perché potreste trovarli tutti o non trovarne nessuno.
ALDO MORO E LA PASSIONE POLITICA
Un personaggio, Aldo Moro, su cui sono stati scritti fiumi di parole, è ancora al centro di un libro che, nato per essere soprattutto una raccolta di fotografie. L’autore, partendo dalle visite dello statista in un piccolo centro agricolo del Sud – Est- Barese, Rutigliano, sempre più affascinato dall’umanità e dalla moralità di Aldo Moro, estende la sua indagine anche ad altri centri del Barese e del Foggiano. Ne viene fuori un quadro ricco di ricordi e testimonianze, nuovi tasselli di un mosaico, ricostruito con gli occhi del cronista, nel quale Moro conserva tutto lo smalto della sua grandezza e della sua generosità e richiama alla memoria tante altre voci di persone che con la sua stessa integrità, intendendo la politica come servizio, mettevano il bene comune al di sopra di tutto. Quando la politica era passione.
LA CHIESA CHE IO AMO
MERAVIGLIOSO Vita e amori di Domenico Modugno in 12 canzoni
L’autore si immedesima in un Modugno stanco e malato che ripercorre tutta la sua vita a ritroso chiedendosi se poi è stata veramente così meravigliosa. Ogni fase della sua vita si ispira al titolo di una delle sue canzoni creando una meravigliosa storia nel testo della canzone. “Una dopo l’altra, mentre scrivevo, le parole per raccontare mi apparivano sullo schermo, come fossero state sempre dentro di me, in attesa del loro tempo e in pochi giorni della scorsa estate sono nati questi racconti che parlano di lui, della sua Puglia, della sua musica, della sua vita e, forse, anche della mia.”
OLTRE LE COLLINE. GUSTAV MAHLER, KINDERTOTENLIEDER
Nel 1901, alla svolta del nuovo secolo, congedato il fantastico mondo del Wunderhorn, Mahler si rivolge al lirismo elegiaco di Friedrich Ruckert, permeato di delicata mestizia. Nei Kindertotenlieder, il musicista percepisce la segreta armonia del canto della morte e dà prospettiva metafisica alla visione dell'azzurro regno dell'aldilà per tentare di svelare la risoluzione ultima agli enigmi della vita.
CANNONI E FIORI
Il libro prende spunto dalle principali vicende biografiche del grande pianista ungherese, Gyorgy Cziffra (1921 – 1994), narrate sotto forma di memorie: dall’esordio, avvenuto a cinque anni come enfant prodige sulla pista di un circo, sino alla prigionia in campo di concentramento e ai successivi trionfi sui palcoscenici di tutto il mondo. La storia, già frutto della traduzione in francese del manoscritto originale in lingua ungherese (a cura del figlio dell’autore, Gyorgy Jr), parla degli episodi salienti dell’infanzia, della prima giovinezza e della piena maturità del protagonista, concludendosi, nel 1977, con il racconto dell’acquisto e del restauro, a spese dell’artista, della semi diroccata cappella di Saint Frambourg, in località Senlis (nei pressi di Parigi), trasformata poi in “Auditorium Franz Liszt” e attuale sede della Fondazione Cziffra. Il lettore viene così coinvolto nelle avventure del protagonista, le quali appaiono, di volta in volta, tragiche, rocambolesche e persino affascinanti. Il titolo, preso a prestito dalla celebre espressione con cui Schumann aveva definito le opere di Chopin (cannoni sepolti sotto i fiori) contribuisce a delineare un vivace ritratto dell’uomo, del musicista, del mecenate, il quale, senza alcun timore di sottoporsi al giudizio del pubblico, compie scelte coraggiose, offrendo di se stesso un’immagine sincera e genuina, come poche volte si è avuta occasione di poter conoscere in altre biografie di celebri artisti.
GIRI DI JAZZ. ESPERIENZE E ITINERARI DIDATTICI
L'autore delinea una suggestiva sintesi dalla sua attività di insegnante; sintesi essenzialmente fra cultura occidentale e orientale, nella quale l’insegnamento musicale sia liberato dal predominio «etnocentrico europeo» dell’armonia classica; sintesi fra «numero» e «linguaggio», fra razionalità ed emotività, dato che proprio nella musica i due aspetti si «combinano liberamente» e il sapere si fa corpo.
IL CANTO DELLA TERRA. Mahler, Freud e l’America: il romanzo degli addii
Alla vigilia dell’annessione nazista, Freud, a Vienna, riceve una lettera del suo allievo Reik, in procinto di scrivere un libro su Gustav Mahler. Tanti anni prima, a Leida, in Olanda, il compositore ha incontrato lo psicoanalista per risolvere una nevrosi incoercibile. Il dialogo tra i due, ora, durante la frenetica corsa della Mitteleuropa verso la dissoluzione, riemerge alla mente di Freud, mentre i suoi passi dentro la capitale asburgica lo conducono verso la Hofoper, antico regno di Mahler, e via via, all’indietro nel tempo, verso il luogo segreto che ha visto la nascita di quella nuova estetica, ambigua nel suo ideale di purezza, proclamata dal compositore lungo le sue visionarie sinfonie. E solo ora, Freud capisce che il declino verso la barbarie è cominciato da quel rifiuto del mondo, e le sue derive nel tempo. La figura di Mahler: dalla sua follia amorosa per Alma fino all’ultimo esilio a New York, diventa, nella mente di Freud minata dalla malattia, una figura di Sosia demoniaco, insieme vittima e carnefice, tra gli spasimi di un Occidente ormai giunto al suo tramonto.