VIE D’USCITA Salvarsi con i Led Zeppelin, Bach e Nilla Pizzi
Marianna, operaia alla Manifattura dei Tabacchi, Sara, adolescente sulle cui giovani spalle si abbatte un dolore troppo grande, Davide, giovane promessa del rock cresciuto tra le acciaierie di Taranto: sono solo alcuni dei personaggi che compongono l’esercito degli uomini e delle donne di cui mai sentiremo parlare, ma che pure esistono, fremono di vita, sembrano non avere vie d’uscita e che invece meravigliosamente reagiscono. È grazie alla musica che essi trovano “la salvezza”. Qualsiasi tipo di musica. Ma la musica è solo uno strumento: la sinfonia più sublime, l’arte eccelsa, sta tutta nella loro determinazione, nel gesto quotidiano, rituale e guerresco, del rimboccarsi le maniche. Nei pugni stretti. Nelle teste alte. Il loro slancio vitale, la loro vocazione a vivere con coraggio, fa di loro degli eroi.
LA MUSICA RICERCATA
“La musica ricercata” nasce per dare quel giusto e doveroso spazio alle competenze, alle esperienze, ai sogni, alle fantasie nonché al meritato entusiasmo di una nuova generazione di musicologi pugliesi. Perizia e capacità rare, oltreché passione per la ricerca in ambito storico-musicale, risultano le qualità preminenti nella dedizione allo studio di questi giovani. Il volume costituisce un imprescindibile punto di convergenza in cui s’intersecano preziosi risultati frutto di impegno e di interesse per l’indagine musicologica maturata all’interno del percorso formativo offerto dal Conservatorio: un patrimonio intellettuale fresco e pregiato che altrimenti sarebbe andato irrimediabilmente disperso.
CANZONI DEL TEMPO
Niente è per sempre e quando lo sai è già tardi. Quando ti accorgi che non c’è più tempo hai dimenticato, e se torni sui tuoi passi, se ripercorri lo stesso fiume, scopri dolorosamente che niente ha più quel sapore, quel profumo, la stessa immagine è mutata irreparabilmente. Vorresti imparare ad amare senza avere paura di perdere. Poi un giorno ti fermerai e ti diranno che il tempo è finito, e allora chiederai ancora un minuto, soltanto un minuto per far ritornare ogni cosa al posto giusto, nella sua casella, dove potresti ritrovarla, ma non hai più nemmeno un secondo, che in fondo servirebbe solo per il rimorso.
MUSICA E INTELLIGENZA ARTIFICIALE
L’arte della musica sembra essere uno dei campi applicativi ideali per le tecniche di AI, in quanto comprende varie attività creative come quelle già citate del comporre, analizzare, improvvisare ed eseguire opere musicali, e, in questi contesti, comprende varie attività percettive basate sul riconoscimento di pattern ritmici, melodici e timbrici. A livello più elevato, inoltre, comprende il riconoscimento e la classificazione delle forme e degli stili musicali in contesti di studio musicologico. Questo libro si occupa appunto di AI in musicologia: l’analisi di strutture musicali mediante specifici algoritmi, che esibiscono un “comportamento intelligente”. Il libro si rivolge agli studenti dei corsi di II livello delle Discipline Musicali ad Indirizzo Tecnologico, ma anche agli Informatici, ai Matematici, agli studiosi di cognizione musicale.
NADIA BOULANGER La grande prêtrsse della musique
Se ci si chiede cos’hanno in comune Aaron Copland, Philip Glass, Quincy Jones e Astor Piazzolla, ma anche Elliot Carter, Roy Harris, Virgil Thomson, Jean Francaix, Dinu Lipatti e centinaia di altri artisti che hanno contribuito in modo determinante a scrivere la storia della musica del ‘900, la risposta non può essere che la loro insegnante, Nadia Boulanger (1887-1979). Cresciuta a Parigi tra la Belle Époque e i ruggenti Anni 20, e dotata di un talento forgiato da anni di studi intensi, divenne ben presto un’icona. In un mondo e in un’epoca di fatto preclusi alle donne, osò sfidare, con scelte coraggiose, i più basilari codici di comportamento del suo tempo.
BIAGIO GRIMALDIE L’ACCADEMIA POLIFONICA BARESE
La Società Polifonica Barese fu fondata il 13 agosto del 1926 dal maestro Biagio Grimaldi e fu trasformata in Accademia Polifonica Bares dallo stesso fondatore, nel 1933. In questo libro l’Autore racconta la vera storia della Polifonica fino alla morte del Maestro Grimaldi, avvenuta il 29 giugno 1986. Da quel momento l’Accademia Polifonica Barese rimase priva della propria vis artistica propulsiva e la sua struttura associativa ed economica venne a ritrovarsi sfaldata e senza nessuna protezione tra aridi deserti esistenziali.
SINFONIA DELL’ODIO. Donne sterminate dall’opera lirica alle canzonette
Arianna geme: lasciatemi morire! Butterfly si dispera: tutto è morto per me, tutto è finito! E a Violetta, Germont intima: piangi, piangi, piangi, oh misera! Il palcoscenico è un patibolo e il massacro delle donne nella grande musica immortale consuma nell'Ottocento il suo punto più alto. Ma che dire della vastissima produzione pop? La canzonetta italiana è un labirinto di stereotipi: “Sei piccola, sei dolce, sei fragile, sei un pulcino, sei maliziosa, sei stupida”. E, su tutto, “sei mia”. La domanda appare scontata: quanti messaggi di odio e di violenza contro le donne erano celati nella musica che ha accompagnato la nostra formazione senza che ce ne accorgessimo?
IL RESPIRO DELLA MUSICA. Testo di base sulla respirazione
SUONOSEGNOSUONO
È difficile pensare a un mondo privo del suono. La stessa Creazione dev’essere stata un momento in cui il Suono ha rotto il silenzio. Senza il suono, sebbene il silenzio sia esso stesso una forma di comunicazione, sarebbe estremamente difficile vivere, prim’ancora che comunicare. Ma il suono non basta per comunicare, se non sia un significante condiviso che abbia univoco significato, ossia un segno. Questo saggio indaga l’evoluzione del segno, tratto d’unione, dapprima gestuale, poi grafico, tra suono pensato e suono ricostituito, iniziando dalla nozione semiologica di segno, cui segue uno sguardo al dibattito, mai sopito, sul significato della musica. La seconda parte, dedicata alla musica nelle antiche civiltà del Mediterraneo, si concentra sulla trattatistica musicale della Grecia classica, dove la grammatica si sposa con l’etica, e dove la notazione è ‘prestata’ alla musica dall’alfabeto. La terza parte, che occupa il centro del corpus del volume, indaga la paleografia musicale, complesso di discipline che si occupa di studiare le antiche notazioni musicali, la loro evoluzione storica, e la loro decifrazione, in occidente fino alla fine del XVII secolo. La quarta parte è dedicata al complesso fenomeno che va sotto il nome di semiografia musicale contemporanea. La quinta parte prende in considerazione la semiografia musicale allo stato attuale. Una breve appendice dedicata alla storia della stampa musicale conclude questo lavoro.
IL CONFINE DELL’INGANNO. Sergej Bortkiewicz
Vienna, Novembre 1945. Il compositore e pianista russo Sergej Eduardovich Bortkiewicz scrive al suo medico personale ed amico Hans Ankwicz von Kleehoven dal bagno della propria casa, dov’è rinchiuso da mesi e mesi senza ne luce ne acqua. Tutt’intorno a lui c’è solo devastazione, miseria, violenza e morte. In una parola, è la Guerra, la più spaventosa mai vista da un essere umano: la Seconda Guerra Mondiale. Scritto dall’autore volutamente in prima persona, sulla base delle sue frammentarie memorie autobiografiche, Il Confine dell’Inganno è un avvincente racconto che intreccia musica e sofferenza, perseveranza e privazione. Il lettore si immedesimerà in quest’uomo e nella sua esperienza di vita e si accosterà così anche alla sua arte, al suo canto sofferto; si lascerà avvolgere dalla struggente bellezza della musica di Sergej Bortkiewicz, un mondo tutto da scoprire.
TEATROPERA. Esperimenti scenici
Attraverso questa raccolta di testi ci si propone di evidenziare la dimensione composita del teatro d’opera, tenendo conto della sua storia e dei suoi codici comunicativi, ma anche della necessità di avvicinare un pubblico nuovo, ormai parte di un lento ma costante mutamento socio-culturale. Il lavoro è incentrato sullo sviluppo della trama principale di un opera in trame parallele, congeniate sulla base di riferimenti storico-letterari. I testi di “TeatrOpera” si presentano come una sintesi delle arti che si genera attraverso la simbiosi tra l’opera lirica, testo in prosa, danza, musica e colore scenico: un tutto che si fa suono unico.
E NOSTRA GUIDA SIA LA STRAVAGANZA. Giuseppe Corsi da Celano
«E nostra guida sia la Stravaganza» è la citazione dell’ultimo verso del testo poetico della cantata di Giuseppe Corsi (1631/1632- post 1691) La Stravaganza. Il contenuto ben rispecchia la vita “movimentata” del musicista nato a Celano (nella Marsica) e studente a Roma presso i padri gesuiti. Accusato dall’Inquisizione per aver «deflorato» una zitella, venne torturato a Roma e recluso per alcuni anni su ordine di papa Innocenzo XI nella rocca dell’Albornoz di Narni.