SINFONIA DELL’ODIO. Donne sterminate dall’opera lirica alle canzonette
Arianna geme: lasciatemi morire! Butterfly si dispera: tutto è morto per me, tutto è finito! E a Violetta, Germont intima: piangi, piangi, piangi, oh misera! Il palcoscenico è un patibolo e il massacro delle donne nella grande musica immortale consuma nell'Ottocento il suo punto più alto. Ma che dire della vastissima produzione pop? La canzonetta italiana è un labirinto di stereotipi: “Sei piccola, sei dolce, sei fragile, sei un pulcino, sei maliziosa, sei stupida”. E, su tutto, “sei mia”. La domanda appare scontata: quanti messaggi di odio e di violenza contro le donne erano celati nella musica che ha accompagnato la nostra formazione senza che ce ne accorgessimo?
IL RESPIRO DELLA MUSICA. Testo di base sulla respirazione
SUONOSEGNOSUONO
È difficile pensare a un mondo privo del suono. La stessa Creazione dev’essere stata un momento in cui il Suono ha rotto il silenzio. Senza il suono, sebbene il silenzio sia esso stesso una forma di comunicazione, sarebbe estremamente difficile vivere, prim’ancora che comunicare. Ma il suono non basta per comunicare, se non sia un significante condiviso che abbia univoco significato, ossia un segno. Questo saggio indaga l’evoluzione del segno, tratto d’unione, dapprima gestuale, poi grafico, tra suono pensato e suono ricostituito, iniziando dalla nozione semiologica di segno, cui segue uno sguardo al dibattito, mai sopito, sul significato della musica. La seconda parte, dedicata alla musica nelle antiche civiltà del Mediterraneo, si concentra sulla trattatistica musicale della Grecia classica, dove la grammatica si sposa con l’etica, e dove la notazione è ‘prestata’ alla musica dall’alfabeto. La terza parte, che occupa il centro del corpus del volume, indaga la paleografia musicale, complesso di discipline che si occupa di studiare le antiche notazioni musicali, la loro evoluzione storica, e la loro decifrazione, in occidente fino alla fine del XVII secolo. La quarta parte è dedicata al complesso fenomeno che va sotto il nome di semiografia musicale contemporanea. La quinta parte prende in considerazione la semiografia musicale allo stato attuale. Una breve appendice dedicata alla storia della stampa musicale conclude questo lavoro.
IL CONFINE DELL’INGANNO. Sergej Bortkiewicz
Vienna, Novembre 1945. Il compositore e pianista russo Sergej Eduardovich Bortkiewicz scrive al suo medico personale ed amico Hans Ankwicz von Kleehoven dal bagno della propria casa, dov’è rinchiuso da mesi e mesi senza ne luce ne acqua. Tutt’intorno a lui c’è solo devastazione, miseria, violenza e morte. In una parola, è la Guerra, la più spaventosa mai vista da un essere umano: la Seconda Guerra Mondiale. Scritto dall’autore volutamente in prima persona, sulla base delle sue frammentarie memorie autobiografiche, Il Confine dell’Inganno è un avvincente racconto che intreccia musica e sofferenza, perseveranza e privazione. Il lettore si immedesimerà in quest’uomo e nella sua esperienza di vita e si accosterà così anche alla sua arte, al suo canto sofferto; si lascerà avvolgere dalla struggente bellezza della musica di Sergej Bortkiewicz, un mondo tutto da scoprire.
TEATROPERA. Esperimenti scenici
Attraverso questa raccolta di testi ci si propone di evidenziare la dimensione composita del teatro d’opera, tenendo conto della sua storia e dei suoi codici comunicativi, ma anche della necessità di avvicinare un pubblico nuovo, ormai parte di un lento ma costante mutamento socio-culturale. Il lavoro è incentrato sullo sviluppo della trama principale di un opera in trame parallele, congeniate sulla base di riferimenti storico-letterari. I testi di “TeatrOpera” si presentano come una sintesi delle arti che si genera attraverso la simbiosi tra l’opera lirica, testo in prosa, danza, musica e colore scenico: un tutto che si fa suono unico.
E NOSTRA GUIDA SIA LA STRAVAGANZA. Giuseppe Corsi da Celano
«E nostra guida sia la Stravaganza» è la citazione dell’ultimo verso del testo poetico della cantata di Giuseppe Corsi (1631/1632- post 1691) La Stravaganza. Il contenuto ben rispecchia la vita “movimentata” del musicista nato a Celano (nella Marsica) e studente a Roma presso i padri gesuiti. Accusato dall’Inquisizione per aver «deflorato» una zitella, venne torturato a Roma e recluso per alcuni anni su ordine di papa Innocenzo XI nella rocca dell’Albornoz di Narni.
ASPRA SOAVE Figure dell’anima qualità umane da Omero a Senca
SUITE PER ARCHI E VOTO DI SCAMBIO
Alla vigilia del ballottaggio, l'amministrazione uscente si interroga sul vertiginoso calo di consenso registrato al primo turno elettorale. Come ribaltare il verdetto delle urne? Dopo estenuanti trattative il Sindaco e gli Assessori giungono all'unica strategia possibile: i voti bisognerà comprarli. Ma non cercate un luogo o un tempo per inquadrare questa storia né giocate a riconoscere profili di uomini politici più o meno famosi perché potreste trovarli tutti o non trovarne nessuno.
ALDO MORO E LA PASSIONE POLITICA
Un personaggio, Aldo Moro, su cui sono stati scritti fiumi di parole, è ancora al centro di un libro che, nato per essere soprattutto una raccolta di fotografie. L’autore, partendo dalle visite dello statista in un piccolo centro agricolo del Sud – Est- Barese, Rutigliano, sempre più affascinato dall’umanità e dalla moralità di Aldo Moro, estende la sua indagine anche ad altri centri del Barese e del Foggiano. Ne viene fuori un quadro ricco di ricordi e testimonianze, nuovi tasselli di un mosaico, ricostruito con gli occhi del cronista, nel quale Moro conserva tutto lo smalto della sua grandezza e della sua generosità e richiama alla memoria tante altre voci di persone che con la sua stessa integrità, intendendo la politica come servizio, mettevano il bene comune al di sopra di tutto. Quando la politica era passione.
LA CHIESA CHE IO AMO
MERAVIGLIOSO Vita e amori di Domenico Modugno in 12 canzoni
L’autore si immedesima in un Modugno stanco e malato che ripercorre tutta la sua vita a ritroso chiedendosi se poi è stata veramente così meravigliosa. Ogni fase della sua vita si ispira al titolo di una delle sue canzoni creando una meravigliosa storia nel testo della canzone. “Una dopo l’altra, mentre scrivevo, le parole per raccontare mi apparivano sullo schermo, come fossero state sempre dentro di me, in attesa del loro tempo e in pochi giorni della scorsa estate sono nati questi racconti che parlano di lui, della sua Puglia, della sua musica, della sua vita e, forse, anche della mia.”
OLTRE LE COLLINE. GUSTAV MAHLER, KINDERTOTENLIEDER
Nel 1901, alla svolta del nuovo secolo, congedato il fantastico mondo del Wunderhorn, Mahler si rivolge al lirismo elegiaco di Friedrich Ruckert, permeato di delicata mestizia. Nei Kindertotenlieder, il musicista percepisce la segreta armonia del canto della morte e dà prospettiva metafisica alla visione dell'azzurro regno dell'aldilà per tentare di svelare la risoluzione ultima agli enigmi della vita.