Domani non sarò per te nient’altro che un nome, canta Thaïs, bellissima e desiderata, ma prigioniera del suo ruolo di cortigiana.
E nient’altro che un nome è Emma, soprano a fine carriera, confinata nel manicomio di Volterra durante i primi del ‘900. Un plico di lettere ritrovato dalla nipote Flora, afflitta da problemi psichiatrici e alla ricerca di ascendenti con le stesse patologie, rivela l’esistenza di una zia, la cui unica ragione di vita e di sopravvivenza è preparare il ritorno trionfale sulle scene, per interpretare la più grande Thaïs di Jules Massenet che si sia mai ascoltata.
Lettere mai spedite e quindi cadute nell’oblio.
Una storia vera, raccontata attraverso la lente deformante della follia.
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