I SUONI DEL SILENZIO. Racconti fantastici
La musica è fonte di misteri: “cantare” ha la medesima radice di “incantesimo”. La musica rappresenta un controsenso: è un linguaggio asemantico, che ci parla di qualcosa, ma paradossalmente non sapremmo dire con precisione cosa. La musica è l’unica arte invisibile e che esiste solo come sequenza temporale, in quanto mondo impalpabile di suoni in successione.
LE CITTA’ DELLA MUSICA
Un'attenta analisi di quella cultura che spiega il fenomeno attraverso il quale si svilupparono, secondo una ben precisa analogia, le tre diverse forme musicali che unirono l'Europa intera attraverso i secoli dall'Umanesimo all'età di Bach. “Le città della musica" nel ripercorrere, in un ideale pellegrinaggio lo sbocciare delle forme musicali moderne dal territorio del mito, del rito e della libera iniziativa municipale, evidenzia come la tradizione della danza, quella delle “fanfare cittadine” (gli Stadtpfeifer) e la musica dei grandi monasteri, avessero in comune certe clausole dalle origini remote: “figure” appartenenti alla retorica antica e che, trasfigurate, finiscono per innervare di sé fin L’offerta musicale di Johann Sebastian Bach. Quest'opera, in pratica, riesce ad allargare, per poi riunirle, la fitta rete di relazioni, sistemandole secondo categorie dalle quali si potesse evincere la meravigliosa natura di questa lingua dei suoni che fu a lungo comune tra le genti, e della quale oggi, nel mentre celebriamo l’unità politica ed economica dell’Europa, dobbiamo lamentare la scomparsa tenendo presente, peraltro, che fino ad ora, simile materia è stata appannaggio di studiosi assuefatti all’ermeticità dei codici antichi. Interessante è cogliere l'intento dell'Autore il quale riesce a trattare con animo curioso e piglio narrativo talvolta divertito, talvolta quasi romanzesco,temi sui quali possiamo ripensare il nostro attuale essere europei.
VIAGGIO NELL’INTIMO DI UN PIANISTA
Un'importante testimonianza della didattica del grande Maestro. Un esame implacabile dei problemi quotidiani e di sempre: l'ego, il concerto, i concorsi internazionali, la carriera, le mafie, il mercato, la memoria, la paura, la tendinite, il declino dell'artista e il suo rifiuto di ritirarsi. Ogni periodo è paragonato ad una grande opera per pianoforte. I 48 Preludi e Fughe di Bach, i 24 Studi di Chopin, La Sonata di Liszt e la Sonata Op. 111 di Beethoven sono analizzati in profondità e accompagnati da più di duecento esempi pratici. Tutto nel linguaggio dei giovani pianisti.
LO STRANO CASO DI CHARLES VALENTINE ALKAN
Nell'ardente fucina dell'arte romantica il pianoforte conosce a Parigi i momenti più significativi e rivoluzionari della sua storia. Qui compositori come Chopin e Liszt, fra i più raffinati e visionari protagonisti di questo periodo glorioso, rimettevano in discussione, per la prima volta dopo Beethoven, i limiti delle possibilità espressive di questo strumento. Pochi però sanno che parallelamente a queste e ad altre note figure del romanticismo musicale si svolse la vicenda artistica e umana di un singolarissimo virtuoso e compositore che nella capitale francese conduceva un'esistenza modesta e ritirata, pur dopo i fasti di una sfavillante gioventù da concertista: parliamo di Charles Valentin Alkan. Personaggio schivo ed enigmatico, apprezzato ed esaltato dai più grandi artisti della sua epoca, Alkan è oggi noto soprattutto per la suprema difficoltà di una certa parte della sua produzione pianistica, che sfida anche le più audaci e diaboliche creazioni lisztiane. Ma sono molti altri gli aspetti di questo compositore che attendono di essere illuminati. In queste pagine ci inoltreremo nella misteriosa vicenda biografica di questo bizzarro ed elusivo "rabbino mancato", partecipando con un punto di vista nuovo e inusuale alle entusiasmanti vicende artistiche che animavano Parigi in quegli anni.
THE ROLE OF TERRITORAL MARKETING IN THELOCAL ECONOMIC DEVELOPMENT
Il presente volume ha l’intento predominante di esaminare, nell’ottica del marketing territoriale, le differenti sfaccettature e identità degli eventi culturali e musicali. Lo scopo dell’indagine parte dall’analisi delle varie tipologie di impatti generati dai grandi eventi culturali sul territorio ospitante, per poi focalizzare l’attenzione sull'osservazione precipua di un caso studio.
FRANZ LISZT NEGLI ANNI ROMANI E NELL’ALBANO DELL’800
Il libro ripercorre il rapporto che Franz Liszt ebbe con Roma ed Albano già durante il suo primo viaggio in Italia nel 1839 in fuga d’amore insieme alla contessa Marie d’Agoult, quando dal 1861 Roma divenne un luogo fondamentale fino alla fine della sua vita per le vicissitudini spirituali seguite al suo mancato quanto controverso matrimonio con la principessa Carolyne von Sayn Wittgenstein; vicissitudini che lo cambiarono portandolo a diventare abate e successivamente canonico nella Cattedrale di Albano nel 1879. Per il taglio storico-saggistico-divulgativo il libro è di interesse tanto per gli studiosi che per un lettore appassionato di cose e fatti storico-musicali, consentendo una visione completa del periodo romano vissuto dal compositore.
GLI EVENTIO MUSICALI COME ELEMENTO DI VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO URBANO
Il presente volume ha l’obiettivo primario di classificare e analizzare le peculia- rità principali che contraddistinguono la natura delle manifestazioni culturali, in particolare quelle di carattere musicale, evidenziandone potenzialità sia in campo comunicativo sia in campo di marketing territoriale. Partendo dall’ideazione pro- gettuale dell’evento, si prosegue con la definizione degli obiettivi che si intende perseguire attraverso studi di fattibilità. Tale processo di event menagement si con- clude con la valutazione e verifica del successo di progetto e con l’osservazione dell’impatto prodotto sul territorio ospitante.
«PARVE CHE SIRIO…RIMEMBRASSE UNA FLORIDA PRIMAVERA«
L’iniziativa di raccogliere tutti gli scritti «romani» di Jean Lionnet scaturisce dall’intento di offrire un concreto omaggio a vent’anni dalla scomparsa dell’illustre studioso. Il libro testimonia, infatti, la multiforme filigrana che sottende la pluralità degli approcci e degli interessi di ricerca che emergono con rara sapienza dai saggi di Lionnet, raggruppandoli in sei grandi sezioni: 1) la Cappella Pontificia nel Seicento; 2) il mecenatismo musicale delle grandi famiglie (i Borghese e i Chigi); 3) le istituzioni musicali romane; 4) la condizione sociale ed intellettuale del musicista a Roma; 5) la musica come fonte storica; 6) i regards croisés tra Italia e Francia. Dalla lettura di questi lavori emerge come Lionnet fosse il miglior conoscitore della musica barocca nella Roma papale.