Robert Schumann Una musica letteraria
Schumann riconosce la letteratura come sua prima e determinante maestra di musica. Da principio fu Jean Paul a ispirare l’attività compositiva del giovane Robert; infatti, è da lui, dalle sue strategie narrative multilivello e digressive, che il musicista afferma di aver imparato “più contrappunto che dal suo insegnante di musica”.Questo testo vuole mettere a fuoco i rapporti tra suoni e parole, per come si svolsero e influenzarono la vita e l’opera di Schumann, analizzando nelle sue opere pianistiche, da Papillons al Carnaval, da Kreisleriana alla Fantasia, dai Fantasiestücke alle Waldszenen, tutte le tracce di riferimenti letterari.La nuova categoria di “musica letteraria” spiegherà le interconnessioni tra Schumann e Jean Paul, Hoffmann, Schlegel, Hebbel, Goethe, alla ricerca di similitudini non solo nei titoli, ma anche nelle modalità di costruzione dell’opera d’arte; analogie ripercorse secondo moderne categorie interpretative e concetti come plot paradigmatico, digressione, defamiliarizzazione.Parte del saggio è dedicata allo Schumann scrittore nella sua veste di critico, poeta, romanziere, saggista e allo Schumann lettore. Un’ampia sezione analizza, infatti, il contenuto di Dichtergarten, la raccolta di stralci di letteratura, a contenuto musicale, che accompagnò tutto il percorso vitale del musicista e che si trasformò in stimolo creativo per il processo compositivo.
DEUXIÈME BALLADE First complete edition
Fantaisies et Finale [Études Symphoniques]
No me interesa ser sólo pianista. Fausto Zadra: l’interprete, il didatta l’uomo
Il rispetto e l'ammirazione per la figura di Fausto Zadra, pianista, musicista e didatta di grande valore, sono le motivazioni principali che hanno ispirato questo lavoro.
La mancanza a tutt'oggi di studi approfonditi su di lui hanno reso la ricerca più impegnativa, ma certamente alquanto stimolante. L'Autrice spera di aver potuto contribuire, sia pure in minima parte, a far rivivere il valore e la grandezza di un artista innamorato della musica e della vita.
La liederistica con pianoforte della Seconda scuola di Vienna. Una guida all’ascolto Vol.I Arnold Schönberg
Questo testo, il primo di una serie di tre dedicati alla liederistica con pianoforte della Seconda scuola di Vienna, nasce da una duplice istanza. Da una parte la volontà di colmare un vuoto nella bibliografia italiana, vista l’assenza di un lavoro specifico sui Lieder di Schönberg; dall’altra (forse la più importante) esso vuole essere un invito, attraverso una scrittura snella ed essenziale, da intendere come guida all’ascolto, alla conoscenza di questi brani nei suoi principali aspetti testuali e musicali.
A distanza esattamente di 150 anni dalla nascita di Arnold Schönberg, la sua produzione liederistica con pianoforte (ma non solo) resta ancora molto poco conosciuta e ancor meno presentata in concerto; eppure, la sua importanza è enorme. Basti pensare che tutta la sua prima fase compositiva ufficiale vede la presenza di ben sette cicli liederistici con pianoforte (senza considerare, quindi, i monumentali Gurrelieder per coro e orchestra e i Sei Lieder op. 8 con orchestra) su quindici numeri d’opera, a cui vanno aggiunti gli oltre venti Lieder (pubblicati postumi) scritti durante lo studio con Zemlinsky.
Il volume è dedicato agli otto cicli liederistici del catalogo ufficiale. Ogni numero d’opera contiene una breve introduzione generale a cui segue la guida alla lettura del testo e all’ascolto del relativo Lied. Il volume si apre con un’ampia introduzione di carattere storico e si chiude con un’appendice che comprende i dati dei poeti, l’ordine cronologico di tutti i Lieder (anche quelli senza numero d’opera), la traduzione in italiano dei testi, il fondamentale scritto dello stesso Schönberg, Il rapporto con il testo, un breve apparato iconografico e la bibliografia.