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IL SOFFIONE E LA FARFALLA

17,00 

È un pomeriggio che non passa e un imprevisto incontro interrompe la normale alternanza del ritmo del giorno, del sonno e della veglia.

La natura non è più spettatrice e via via appare un universo parallelo. Un soffione ed una farfalla sono travolti da un soffio di vento.

Attratti da una forza invisibile, pur di cercarsi metteranno da parte ogni loro certezza, nella consapevolezza di appartenere a mondi diversi, e lo faranno.

Una lunghissima storia d’amore, di attrazione, di tormenti , di travolgenti illusioni, di cambi improvvisi di luce e colori, che vivrà nel ciclo di un breve giorno solo.

Una storia come quella di uomini e donne, che pur vivendo nello stesso mondo , dovranno cambiare la propria pelle e la propria natura per riconoscersi, ritrovarsi, riscoprire la passione civile , ogni atto d’amore, ritessere il filo di esistenze smarrite e spezzate.

Non vi saranno brevi scorciatoie, salvifiche certezze o consolanti spiegazioni.

Le pacate atmosfere, le bolle sospese nel cielo, si trasformeranno in repentini luoghi di smarrimento e di cadute, metafora della vita ed avranno, purtuttavia, il modo, ancora, di rinascere e rifiorire, di andare incontro ad un nuovo viaggio.

Un viaggio che è un modo per ritrovare una nuova innocenza e riconciliarsi, insieme, con le generazioni future, sapendo che ogni identità è un’identità irripetibile e in quel mondo invisibile e parallelo è stato lasciato il nostro cuore.

TERRE STRANIERE – FREMDE LÄNDE

13,00 
Nella favola e nel mito il viaggio simboleggia spesso un passaggio da uno stato ad un altro; una scoperta, un processo di maturazione. Il giovane inesperto che intraprende il viaggio si separa dalla “patria-famiglia” alla ricerca della propria identità. Tutte le poesie hanno il testo a fronte in tedesco.

Panni al sole

10,00 
Una vaschetta di panni puliti e profumati. E due mani che, diligentemente, li scelgono uno ad uno e li appendono ai fili, seguendo quasi uno spartito che è nella mente e sistemandoli secondo un pentagramma preciso di colori, forme, armonie. C’è qualcosa in quei gesti lenti, rituali, ordinati, che è strettamente legato alle riflessioni e ai moti dell’animo. E i panni diventano note che disegnano e cantano pensieri, passioni, gioie, tristezze. Diventano versi. E mentre la scelta della disposizione è della mente e del cuore, il vento della vita interviene, benefico o violento, e imprime la sua danza ai capi stesi, nella lotta eterna tra la volontà di chi vive e la volontà del destino. Questo raccontano i versi di Concetta Antonelli, poesie sparse di tutta una vita, che l’autrice ha deciso di raccogliere, rielaborare, stendere al sole, offrendo se stessa e i suoi pensieri alla danza del vento e al lettore.

E…

15,00 
Molto spesso in questi versi troveremo la congiunzione “E” a unire il pensiero di chi scrive e la trasposizione sul foglio. E…la poesia esterna un dialogo interiore o un monologo o riflessioni ed emozioni che si decide di condividere. E…è un dono, un aprirsi all’altro, una ricerca di unione e condivisione, di incontro che la poesia può dare. Credo sia questo il suo scopo, del resto lo è dell’arte, questo linguaggio di universalità che valica i confini naturali, umani, di spazio e tempo. Attraverso musica, pittura, parola scritta, possiamo lasciare testimonianza di umanità, sentimenti, esistenze.

MIASMI

12,00 
È fortemente sconsigliata la lettura di questo libro ad un pubblico colto

IL POEMA DEL PIEDE

15,00 
Il poema del piede segna le origini della Scrittura dell'autore, il suo affacciarsi timido su un mondo sconosciuto a seguito di un'urgente necessità interiore; urgente necessità sopravvenuta a seguito di un incontro, tanto inaspettatamente casuale quanto dolorosamente fatale.