Al crepuscolo del regime marxista, a Zwickau, nella Germania Democratica, si tiene come ogni anno il Concorso “Schumann”. Gabriele e Silvia vi partecipano per opposti motivi: lui, per distaccarsi dalla musica, presenza ossessiva nella sua vita, dopo che la Fantasia di Schumann l’ha saputo risvegliare dal coma; lei, per trasformare in sensazioni le idee sull’universo che il padre, fisico nucleare, le ha trasmesso per simboli e accenni. Silvia, per la prima volta, porta al concorso alcuni brani di Clara Schumann: l’Ombra di Robert, musa ispiratrice e vittima, insieme, del suo genio. Tra i due, si allaccia un rapporto modulato da un segreto sulla natura dell’universo, e come gli armonici più lontani di ogni suono evochino presenze da sempre vicine a noi, ma invisibili. In una sequenza di omicidi e rivelazioni, la vicenda si avvicina sempre più alla soglia di mondi più prossimi alla realtà di quanto, tutti noi, siamo disposti ad ammettere.